No filter: L'amore non segue un copione by Jen Klein

autore:Jen Klein [Klein, Jen]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788851163549
editore: De Agostini
pubblicato: 2018-06-04T16:00:00+00:00

Dove sei?

In tutta onestà, non ne ho idea. «Milo, dove siamo?»

«A circa un’ora dal Tennessee.»

Comincio a digitare un messaggio di risposta per Ella, ma il segnale è debole. Mi rimetto il telefono in tasca. «Non fa niente.»

Milo annuisce e restiamo di nuovo in silenzio.

Che nervi!

«Ti va di fare un gioco?» Lui sembra sorpreso della mia domanda. «Per passare il tempo. Tipo un quiz o il gioco delle targhe o…» Lascio la frase a metà: mi sento un’idiota.

«Il gioco delle canzoni?» Non mi sembra che Milo mi stia prendendo in giro, eppure…

«Tanto per capirci, il gioco delle canzoni si fa cantando?»

«Sì.» Ora sembra divertito.

«Io non canto.»

«Nemmeno io, ma se vuoi lo faccio.»

Certo. Perché quelli che fanno teatro non hanno filtri, a differenza di me. Un attimo… ho detto “filtri”? La mia è più un’armatura. Una bolla protettiva. La Grande Muraglia cinese.

«Che ne pensi di verità o verità?» mi chiede Milo. Questa volta, mi lancia uno sguardo esitante.

«È tipo obbligo o verità?»

«Sì. Solo che siamo in macchina. E non abbiamo più dodici anni. Perciò non correremo per strada in mutande o roba del genere.»

È la seconda volta che mi immagino Milo in mutande. Non va affatto bene.

«Comincio io» dice. «Verità o verità?»

«Vuoi davvero che risponda?»

«Fa parte del gioco.»

«Senti» mi sposto in modo da avvicinarmi con le spalle alla portiera «quante volte hai giocato a questo gioco?»

«Mai.» L’Impala, nel frattempo, si sposta su un’altra corsia, e un’auto ci sorpassa sulla sinistra. «Dai, dillo.»

«Verità.» È assurdo, ma mi intriga pensare a cosa vorrebbe sapere Milo di me. E a cosa potrei scoprire io di lui.

«Hai fratelli o sorelle?»

«No. E tu?» Io aspetto, ma Milo non risponde. «Vuoi che ti faccia la domanda, eh?» Lui mi ricompensa con un gran sorriso, pur continuando a guardare la strada. «E va bene. Verità o verità?»

«Verità.» Milo sembra compiaciuto. «E sì. Una sorella, di tre anni più grande di me. Si chiama Cat. Frequenta la Chapel Hill University. Questa è la prima estate che non viene qui.»

Qualcosa nella sua voce mi spinge a chiedergli: «Ti manca?»

Milo fa segno di sì. «Anche se lei mi darebbe del bugiardo, se mi sentisse. Non abbiamo molto in comune. Anzi, siamo quasi agli antipodi.»

«Aspetta, fammi indovinare.» Penso a quale potrebbe essere l’opposto di Milo. Decido di non dire la prima cosa che mi viene in mente – ovvero che sua sorella dev’essere brutta, noiosa e stupida – e scelgo qualcosa di più innocuo. «Le piacciono gli sport?»

Milo sembra offeso. «A me piacciono gli sport.»

«Davvero? Cioè… scusa. È che non sembri un tipo sportivo.»

«Prima giocavo a calcio. Ora lo guardo praticamente solo in TV. E vado a vedere le partite della scuola.» Poi alza la testa con aria orgogliosa. «E ricorderai che sono bravissimo con le freccette.»

«Mi ricordo che sei mediocre con le freccette.» Scruto il suo profilo, cercando ancora di capire com’è sua sorella. Soprattutto perché voglio cercare di capire com’è lui. Eccomi qui, in macchina tra le montagne della Carolina del Nord con un ragazzo che non conosco. «A tua sorella piace la matematica o roba del genere?»

«No.

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